Quella volta la Sig.ra A. è arrivata in studio più silenziosa del solito, le chiedo: <<Cosa succede??>> Con occhi tristi e un nodo alla gola comincia a parlarmi.
Cerco di stare attenta alle parole che usa mentre con le mani le sfioro le dita dei piedi.
''Non me l'aspettavo'', ''ci sono rimasta male'', ''mi ha ferita'', ''non so come fare'', ''non si fa così''.
La guardo con dolcezza, forse era ciò che aveva bisogno in quel momento. Nel frattempo continuo a massaggiarle i piedi, questa volta gli sfioramenti sono intorno alle caviglie. Durante il trattamento ci sono diverse pause di silenzio e la domanda che mi frulla per il capo non tarda ad arrivare, le chiedo: <<Se ho capito bene, è come se ti fossi sentita abbandonata?>>
<<Esattamente>>.
La Sig.ra A. non ha concluso una relazione con una persona a lei cara. In poche parole questa persona le ha promesso di rivederla, le ha scritto che poteva contare su di lei, ma in realtà è sparita lasciando la loro lunga amicizia in sospeso.
E' capitato anche a me più di una volta, di rimanerci male per promesse non mantenute, ma più di una volta mi sono (anche) comportata come l'altra persona, quella che non si fa più sentire, ne vedere.
L'aria stava diventando malinconica. Se la Sig.ra A. in quel momento aveva bisogno di dolcezza, io in quel momento sentivo il bisogno di leggerezza, almeno la finestra era aperta e la tenda bianca lunga fino al pavimento faceva entrare una bella luce di inizio primavera.
Prendo la mia scatola dei fiori di Bach e tramite il test kinesiologico arriva una risposta: il fiore che potrebbe esserle di aiuto in questo momento è STAR OF BETHLEHEM. Un fiore che probabilmente hai già visto tra le aiuole o sotto un grande albero o ancora lungo le sponde di campagna, fiorisce tra aprile e maggio e apre i suoi petali alla luce del sole.
Lo definiscono ''il fiore del trauma'', ma non solo.
Parla di ferite ancora aperte nel tempo, non rimarginate. Potrebbe parlarci delle parole che ha usato la Sig.ra A.? Secondo me sì. Questo rimedio appartenente ai 38 fiori di Bach agisce portando conforto all'anima rendendo ''la ferita del tempo passato, più morbida'', personalmente mi piace pensare che questo fiore apre i suoi petali (a forma di stella) e li espone al sole, si potrebbe anche fantasticare pensando che il fiore 'mostra il suo dolore alla luce'.
I fiori di Bach sono dei rimedi vibrazionali che non correggono ''il difetto della persona'' ma si utilizzano per correggere uno stato energetico perduto e stati d'animo, anche quelli transitori, che ognuno di noi attraversa come la paura, la rabbia, la preoccupazione, l'insicurezza, la solitudine, lo scoraggiamento.
Con chiarezza ti ribadisco che:
questi rimedi non si sostituiscono a cure mediche o diagnosi ed ognuno è libero di crederci o meno
Personalmente li utilizzo e li approfondisco studiandoli e facendo esperienza. Durante il trattamento mi piace raccontare il fiore e le sue caratteristiche, rammentando che non fa miracoli ma potrebbe azionare degli interruttori, hai presente quel famoso ''click'' ?
Per addolcire e rendere più leggero il suo stato d'animo le ho consigliato di scrivere sopra una foglia il nome di questa persona e poi semplicemente di lasciarla andare in un torrente.